Aosta e dintorni: itinerario per un weekend

aosta e dintorni

Aosta e i suoi dintorni celano tante piccole meraviglie da scoprire in un weekend. Tra resti romani, castelli sfarzosi e panorami che sembrano usciti da un quadro, non resterai deluso!

In questo articolo scoprirai tutti i luoghi da non perdere e alla fine troverai anche la mappa con un itinerario già pronto e suddiviso per giorno.

Non ti resta che partire!

Aosta: cosa vedere in città

Aosta è una piccola città e questo la rende perfetta da visitare a piedi, in un giorno o anche in un solo pomeriggio intenso.

La città è stata fondata dai romani nel 25 a.C. con il glorioso nome di Augusta Praetoria Salassorum. Le tracce di questo passato sono ancora ben visibili ovunque, mischiandosi ad architetture moderne e a eleganti piazze.

Aosta antica

Come in passato, ancora si fa oggi: alla città di Aosta si accede tramite il massiccio Arco di Augusto. La strada romana vi passava sotto, mentre ora l’arco svetta nel centro di una piccola area verde.

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Arco di Augusto

Prima di entrare in città, però, ti consiglio di recarti per pochi metri in direzione opposta, attraversando il fiume Buthier. Poco più avanti troverai il Ponte di Pietra, che ora è incastonato tra le abitazioni ma regala scorci davvero piacevoli, portandoti in un attimo indietro nel tempo.

Rientrando in città, invece, ti troverai ben presto tra le vie del centro, tranquille ma colorate dai turisti e dai bar e negozi che vi si affacciano.

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Ponte di Pietra

Ti consiglio di recarti subito presso la meravigliosa Porta Pretoria, per ammirarla da vicino e perché proprio lì accanto troverai l’ufficio del turismo, dove puoi comprare un conveniente biglietto cumulativo per le varie attrazioni della città.

Con questo biglietto puoi tornare sui tuoi passi e visitare la Chiesa Paleocristiana di San Lorenzo. Affacciate sulla stessa piazza trovi anche la nuova Chiesa di San Lorenzo, sconsacrata e sede di interessanti mostre, la bellissima Collegiata dei Santi Pietro e Orso con il suo chiostro romanico, e un grande tiglio secolare, che se ne sta lì ad osservare i passanti fin dal Cinquecento!

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Foro Romano

Una tappa davvero imperdibile nel tuo itinerario ad Aosta e dintorni è il Foro Romano, incluso nel biglietto cumulativo. Passeggiando al suo interno è facile ritrovarsi a fantasticare sulla vita nell’antica Augusta!

Procedi nel dedalo di vie pedonali del centro, attraversa l’elegante piazza Chanoux e dirigiti poi verso la Cattedrale della città. Sicuramente rimarrai colpito dal magnifico portale, ma non fermarti fuori dall’edificio: al suo interno, tra l’altare e il coro, ci sono dei mosaici di epoca medievale che vale la pena di vedere!

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Cattedrale

Proprio di fianco alla Cattedrale troverai un altra tappa da non perdere: il Criptoportico Forense (accessibile con il biglietto cumulativo). Un luogo incredibile, testimonianza di un passato glorioso e di una città che in parte non c’è più, ma la cui eredità non viene dimenticata.

Il Criptoportico ha qualcosa di mistico, ma è anche divertente rincorrersi tra le colonne e immaginarsi, per l’ennesima volta, nell’antica Augusta.

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Criptoportico Forense

Con il biglietto cumulativo potrai accedere anche al Museo Archeologico Regionale, che è davvero molto curato e interessante, sotterranei compresi!

Un’ultima tappa dell’Aosta antica può essere la Torre del Lebbroso. Non è nulla di che, ma ha una storia curiosa: è stata resa famosa dal libro ottocentesco Le lépreux de la cité d’Aoste in cui Xavier de Maistre narrava della permanenza del lebbroso Pietro Bernando Guasco all’interno della torre.

Aosta razionalista

Se mi segui su Instagram, già lo sai: mi affascinano molto quelli la gran parte delle persone considera “edifici brutti”, in genere del periodo razionalista. Ad Aosta ce ne sono alcuni proprio interessanti!

Se a questo punto del tuo itinerario proseguirai verso la parte est della città, fuori dal centro storico, ti imbatterai in un monumento che raffigura una Lupa capitolina, punto di ritrovo piuttosto famoso per chi si incontra in città.

La Lupa ricorda la grandezza di Aosta sotto l’egida romana, ma se guardi bene attorno a te ti accorgerai che il monumento faceva parte della propaganda nazionalista del ventennio fascista.

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Lupa ed ex casa del Fascio

Tutta Piazza della Repubblica è infatti di stampo razionalista: l’edificio dietro la lupa era un tempo la Casa del Fascio, e le aquile a guardia della caserma di fronte sono un altro chiaro simbolo dell’epoca.

Un altro edificio dello stesso periodo è il palazzo delle Poste di via Ribitel, un bel mostro di cemento a pianta circolare.

Infine, parlando di un’epoca diversa ma di un fascino simile, devo citare la Biblioteca Regionale. Si trova infatti all’interno di un edificio degli anni Novanta, ma ha delle linee molto particolari che hanno richiamato alla mia mente certe architetture brutaliste.

Ok, forse non proprio le tipiche cose da vedere ad Aosta e dintorni, ma in fondo perché non dare una chance anche a questi edifici grigi e squadrati?

Dove mangiare e bere ad Aosta

Dopo tanto girovagare, ti sarà certamente venuta fame. Ti elenco alcuni locali che ho provato e approvato! Li trovi tutti anche segnalati nella mappa.

birra valdostana

  • Pizzeggiando (via Aubert 81): per un trancio di pizza al volo o una pausa sfiziosa
  • Maison Publique de la Cervoise (via Tourneuve 24): per un aperitivo con ottime birre del territorio e un bel tagliere. Davvero carino anche il locale, così come il piccolo giardino esterno.
  • Osteria la Vache Folle (piazza Cavalieri di Vittorio Veneto) e Ristorante Maison Bandì (via Sant’Anselmo 92): fanno parte dello stesso gruppo, con menu leggermente diversi, e sono una buona soluzione per una cena tipica a base di carbonada valdostana
  • Birrificio 63 (piazza Caveri): per l’ultima birra della serata o un amaro
cibo valdostano
Carbonada con polenta

Cosa vedere nei dintorni di Aosta

I dintorni di Aosta, come il resto della regione, pullulano di castelli meravigliosi. Molti di questi sono visitabili con una visita guidata della durata di circa un’ora, al prezzo di circa 10€, ma ti invito a verificare tramite il sito ufficiale del turismo in Valle d’Aosta.

Tutti i castelli, così come i musei di Aosta, rientrano nel circuito dell’Abbonamento musei Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. Io lo utilizzo felicemente e non posso che consigliarlo (no adv).

Tra i più belli, non posso che consigliarti il Castello di Fénis, con la corte interna ricoperta di affreschi, il legno dei pavimenti che scricchiola sotto i passi dei visitatori e un enorme camino monumentale. Pare che sia il più grande in Europa, e ci può entrare tranquillamente un bel gruppetto di persone!

castello di fenis
Castello di Fénis

Un castello incredibile nei dintorni di Aosta è quello di Sarre. Il re Vittorio Emanuele II lo acquistò come appoggio per le battute di caccia nella zona, e e la tradizione proseguì con Umberto I.

Mentre la popolazione di stambecchi diminuiva drasticamente proprio per via della caccia, di pari passo aumentavano le decorazioni del castello, create proprio con teschi e corna dei poveri animali.

Stanze intere sono arredate in questo modo assurdo, che mischia il cattivo gusto al fascino macabro, e vi lasceranno letteralmente senza parole. Che caspita di idea vi è venuta, Savoia? Fortunatamente i successori si sono dedicati ad altro ed hanno messo fine allo scempio.

castello di sarre
Castello di Sarre

Se l’interno del Castello di Sarre ti mette lo stomaco sottosopra, ritroverai pace all’esterno, tra gli splendidi giardini circondati da un paesaggio che sembra dipinto.

Dal Castello di Sarre riesci a vedere piuttosto bene anche il Castello di Aymavilles, che purtroppo non ho visitato. Del borgo di Aymavilles ho avuto però l’opportunità di visitare la chiesa e la cripta di Saint-Léger grazie ai ragazzi di Guidabilità, un bellissimo progetto che promuove il territorio in maniera inclusiva.

aymavilles
Chiesa di Saint-Léger

Una volta qui, ti consiglio di fare una piccola deviazione verso Pont d’Ael. Lascia l’auto al parcheggio, attraversa le vie del minuscolo borgo e ti ritroverai davanti a un panorama mozzafiato.

Un acquedotto romano del 3 a.C. unisce i due lati della valle e regala una vista vertiginosa sul fiume sottostante. Volendo si può anche entrare nell’acquedotto, ma a mio parere i 5€ richiesti non sono un buon investimento!

pont d'ael ponte romano
Pont d’Ael

Non proprio nei dintorni di Aosta, ma ci sono altri due luoghi che meritano una deviazione. Uno di questi è il Castello di Issogne, famoso per le i graffiti d’altri tempi che sui suoi muri narrano le storie più disparate.

Il secondo è il Forte di Bard, molto suggestivo ed ormai celebre per essere apparso anche in uno dei film degli Avengers. Anche il borgo di Bard è incantevole, adagiato su un fianco dell’altura su cui si erge il castello.

Caro viaggiatore, spero che questo itinerario tra Aosta e dintorni ti sia utile per organizzare il tuo prossimo weekend valdostano! Ricordati di salvare la mappa per averla con te quando ti servirà.

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Lisa

Viaggiatrice since 1992 e organizzatrice seriale di gite fuori porta.
Scrivo della mia Lombardia, che molti sbagliano a credere grigia e noiosa, e di fughe per il mondo

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