Questo autunno ci lascia un po’ così a metà, sospesi nell’incertezza del futuro, senza possibilità di fare troppi piani e tanto meno piani di viaggio. Quindi c’è molto tempo per seguire i miei consigli di lettura!
Per ovviare alla sensazione di astinenza che la mancanza di esplorazione di luoghi distanti mi provoca, io mi rifugio sempre in un libro. Prediligo i libri che parlano di storie lontane, geograficamente, cronologicamente o culturalmente. Spero che questa storia possa aiutare anche te a viaggiare un pochino, almeno con la mente.
Cosa trovi in questo articolo
Consigli di lettura per viaggiare lontano: Kanun e coraggio
Grazie al mio fantastico gruppo di lettura ho scoperto il libro Vergine Giurata dell’autrice Elvira Dones. L’ho letto tutto d’un fiato, in un paio di notti, e ti posso assicurare che ne vale la pena, perché parla di temi davvero forti e complessi con estrema dolcezza e delicatezza.
Da questo libro è stato tratto anche l’omonimo film del 2015 con Alba Rohrwacher. Il film mantiene la stessa trama pur essendo ambientato in alcune location differenti, ma siccome si parla di Italia invece che di America, per noi può essere ancora più interessante! Lo guardiamo?
Trama
La famiglia di Hana proviene da Rrnajë, un minuscolo paesino sulle montagne del nord dell’Albania, dette anche Montagne Maledette. Qui vigono le rigide leggi del Kanun, codice non scritto di origini antiche che regola le questioni relative alla famiglia, al matrimonio, alla proprietà ma anche a faide e vendette. Per il Kanun, ad esempio, le donne sono indissolubilmente legate al marito, di cui sono praticamente serve, e le vendette tra famiglie sono necessarie e proseguono fino al terzo grado di parentela.
Hana, rimasta orfana molto giovane, è costretta a interrompere i suoi studi a Tirana per prendersi cura dello zio Gjergj, unico suo parente in vita. Lo zio è gravemente malato e poco prima della sua morte, per scampare a un matrimonio combinato, alle leggi del Kanun e ai pregiudizi della sua gente, Hana decide di diventare uomo.
Dopo tanti lunghi anni di dolore, solitudine e lotta interiore, Hana decide di accettare l’invito della cugina Lila a raggiungerla in America, mondo moderno dove sembra che tutti, a patto di impegnarsi duramente, possono avere una possibilità, a prescindere dal sesso o dalla provenienza. Qui Hana cerca di ritrovare la sua femminilità, il suo essere donna, il suo essere quello che è realmente. La sua libertà.
Perchè leggere Vergine Giurata?
Vergine Giurata è tra i migliori consigli di lettura che potrei dare ora ad un appassionato lettore. E se sei arrivato fin qui, forse lo sei!
Perché leggere questo libro? Perché parla del coraggio di adeguarsi a ciò che non si può cambiare, ma anche del coraggio di provare a essere felici. Per Hana, che con la sua personale battaglia ci porta a conoscenza di altre mille battaglie, ci riempie di orgoglio e commozione perché alla fine riesce a vivere la sua vita da persona libera, grazie a tutto l’amore e a tutto il dolore che prova.
Personaggi
Ai personaggi di Vergine Giurata ci si affeziona molto facilmente, perchè vengono descritti in tutta la loro umanità e fragilità, come zio Gjergi, che ama profondamente Hana e spera nella sua felicità, a discapito del rigido Kanun a cui inevitabilmente è ancorato.
C’è poi la materna Lila, madre di una famiglia moderna, legata a suo marito Shtijefen da un rapporto di amore e rispetto, e la loro figlia Jonida, un concentrato di energia e determinazione, una ragazza con radici salde ma cresciuta con i valori occidentali americani.
Sullo sfondo, maestose, si stagliano le Montagne Maledette, lontanissime da una Tirana in fermento dove prima il comunismo e poi la libertà dal regime sono riusciti a eliminare alcuni tipi di forma mentis inflessibili e chiusi al cambiamento, che sulle montagne del nord permangono ancora oggi.
L’autrice
Penso che tra i prossimi consigli di lettura che ti darò ci saranno altri libri di Elvira Dones: mi è piaciuto molto il suo stile di scrittura delicato e profondo, il suo lessico curato nei dettagli. L’autrice, che è anche giornalista e sceneggiatrice, è nata a Durazzo nel 1960, si è laureata in Lettere all’Università di Tirana ed è emigrata dal suo Paese prima della caduta del Muro di Berlino. Dopo aver vissuto per molti anni in Svizzera, si è trasferita negli Stati Uniti. Nel 2010, a seguito della triste battuta di Berlusconi ”Faremo un’eccezione per chi porta belle ragazze” nel contesto della campagna contro gli scafisti provenienti dall’Albania, Elvira Dones risponde a tono. Chapeau.
Altri consigli di lettura…
Se questo libro ti intriga, ti piacerà sicuramente anche Rosso come una sposa di Anilda Ibrahimi. Anche in questo caso l’ambientazione sono le montagne albanesi e la protagonista è un personaggio molto interessante…ma non spoilero!
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