Ti affascinano i luoghi abbandonati? Sei appassionato di graffiti e di architetture particolari? Se hai risposto “si” a una di queste domande, non ho dubbi: dovresti visitare Consonno, la città fantasma in provincia di Lecco!
Continua a leggere questo articolo perché ti svelo tutte le informazioni su come visitare questo luogo. Prima, però, lascia che ti racconti la storia di Consonno. Dobbiamo andare un po’ indietro nel tempo, a quando tutto è iniziato…
Cosa trovi in questo articolo
Storia di Consonno
Consonno è una frazione del Comune di Olginate e non è mai stato un luogo particolarmente affollato, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale si spopolò drasticamente. Pensa che giunse ad avere solo 50 abitanti!
Un bel giorno del 1961, all’imprenditore milanese (e anche un pochetto eccentrico) Mario Bagno, saltò in mente di trasformare Consonno in una “città dei balocchi” facilmente raggiungibile dai cittadini di Milano e delle altre città lombarde.
Mario Bagno innanzitutto fece costruire una strada che collegava la piccola frazione al paese di Olginate, e poi si comprò tutto il territorio di Consonno.
Devi sapere che all’epoca nella zona si viveva principalmente di agricoltura, e i pochi abitanti che rimasero nel borgo dopo la forte crisi del settore vedevano in maniera abbastanza positiva i progetti di Mario Bagno. Dopotutto, qualche turista avrebbe portato lavoro.
La città fantasma
Informazioni pratiche per visitare la città fantasma
Se la storia del borgo ti ha incuriosito, è il momento di andare di persona a vedere com’è Consonno, la città fantasma! Non dimenticare però alcuni fattori assolutamente indispensabili: tutti edifici sono privati (la proprietà è ancora degli eredi di Mario Bagno) e nessuno di essi è totalmente sicuro.
Quindi, se vuoi entrare a curiosare, sappi che in teoria non potresti e che è comunque rischioso. Rifletti bene sulle conseguenze delle tue azioni.
Consonno si raggiunge attraverso la strada che sale da Olginate. Ad un certo punto troverai una sbarra che proibisce di andare oltre in auto. Parcheggia qui, lungo la strada, e prosegui a piedi.
La sbarra dovrebbe essere aperta solo la domenica e in occasione di alcuni eventi gestiti dall’associazione Amici di Consonno, che organizza la festa di Pasquetta, la Burollata e la Sagra di San Maurizio il 22 settembre. Mercatini, attività e celebrazioni contribuiscono a far rivivere al borgo, anche se solo per qualche ora, la spensieratezza delle feste di una volta.
Consonno, la città fantasma
Consonno, nonostante il suo status di città fantasma, è meta abbastanza frequentata di turismo dark e ottima scenografia per foto particolari.
Vi sono stati girati anche video pubblicitari e alcune scene di film. Io ti consiglio di farci un giro, senza addentrarti nei posti più pericolosi, con la luce del giorno e meglio se in compagnia. Alcuni punti sono piuttosto creepy!
Personalmente trovo Consonno terribilmente affascinante, come tutte quelle località e strutture che da luoghi sfavillanti di divertimento sono diventate simbolo di un’inesorabile decadenza.
Nel silenzio della piazza si sentono ancora echeggiare gli schiamazzi delle domeniche degli anni Settanta, dei bambini estasiati e degli adulti sorpresi di poter passare il loro tempo in un luogo così folle. Consonno ha quel sapore un po’ amaro dei sogni che si infrangono contro alla realtà, dei postumi dopo una festa sfrenata.
Ci sono ancora tanti ricordi felici ancorati a Consonno. La festa è finita, il borgo è abbandonato, però mai dimenticato.
Caro viaggiatore, spero che questo articolo ti sia stato utile. Se ami il brivido dei luoghi abbandonati o inquietanti, ti consiglio di sbirciare anche il mio articolo sui luoghi spaventosi in Lombardia.
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A presto!
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