Un viaggio in Giordania fai da te ti sembra impossibile e stai già per affidarti ad una costosa agenzia? Aspetta! In realtà è molto più semplice di quello che sembra, basta solo seguire tutti gli step corretti. In questo articolo trovi una vera e propria guida all’organizzazione del tuo splendido viaggio!
Cosa trovi in questo articolo
- 1 Giordania fai da te: prima di partire
- 2 Viaggio in Giordania: l’itinerario
- 2.1 Viaggio in Giordania fai da te. Giorno 1: Amman
- 2.2 Giorno 2: Jerash e il Mar Morto
- 2.3 Giorno 3: Betania, il Monte Nebo e Madaba
- 2.4 Giorno 4: Wadi Musa e Petra, il must di ogni viaggio in Giordania
- 2.5 Giorno 5: Wadi Rum fai da te, ovvero il meglio del viaggio in Giordania
- 2.6 Giorno 6: Relax ad Aqaba
- 3 Considerazioni dopo un viaggio in Giordania fai da te
Giordania fai da te: prima di partire
Di cosa hai bisogno prima di partire per un viaggio fai da te in Giordania? La prima cosa da fare è visitare il sito Viaggiare Sicuri, dove puoi trovare l’elenco dei documenti necessari per l’ingresso nel Paese. Al momento per ragioni legate al Covid è necessario registrarsi su una piattaforma e compilare un formulario, ma siccome i cambiamenti sono molto frequenti di questi tempi, ricordati di controllare di tanto in tanto!
Per quanto riguarda i documenti standard, invece, avrai bisogno di un passaporto con validità residua di 6 mesi e del visto. Se alla parola “visto” vorresti già correre in agenzia, non temere! Chiedere il visto in Giordania è facilissimo: si può fare tutto online sul sito Jordan Pass.
La cosa interessante è che insieme al visto puoi scegliere di acquistare anche gli ingressi per le attrazioni principali e per Petra. In base a quanti giorni vorrai passare a Petra, il prezzo varia. Un sistema comodissimo, che ti fa risparmiare qualche euro. O meglio, qualche JOD!
Per un viaggio fuori dall’Unione Europea avrai bisogno anche di un’assicurazione. E qui ti do una buona notizia: ho un piccolo sconto da regalarti con Hey Mondo, lo trovi seguendo questo link*.
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Veniamo ora al punto dolente: gli spostamenti. Purtroppo i mezzi pubblici non sono la maniera più efficiente di visitare la Giordania, e la scelta migliore è muoversi in auto. Se vuoi avere la massima autonomia naturalmente noleggiarne una è la soluzione più pratica, ma c’è anche una buona alternativa: noleggiare direttamente un taxi con autista. Per me è stato un ottimo compromesso ad un costo abbordabile, senza nessun tipo di stress per parcheggi o strade difficili.
Osama, il nostro autista, è stato gentilissimo e sempre puntuale ad ogni spostamento concordato in precedenza. Avevo un accordo anticipato con il suo capo, Daoud, che mi ha chiesto pagamento in contanti per metà a inizio servizio e per metà (più una mancia) alla fine. Scrivimi se hai bisogno del contatto di un driver, te lo fornisco volentieri!
Viaggio in Giordania: l’itinerario
Bene, hai fatto tutto il necessario per partire tranquillo, ora è tempo di pensare all‘itinerario! Innanzitutto tieni in considerazione che ti servirà un minimo di tempo tecnico per cambiare i soldi o prelevare valuta locale. Se speravi di riuscire a pagare tutto con la carta, purtroppo devo infrangere questo sogno 😀
Per l’itinerario invece, ecco il mio, da copiare o modificare come preferisci. La Giordania è un piccolo stato, e si riesce a vedere molto anche in pochi giorni.
Viaggio in Giordania fai da te. Giorno 1: Amman
Amman è una città immensa con un sacco di salite e discese e a primo impatto ti sembrerà difficile orientarti, ma in realtà ci si abitua facilmente, e il centro è contenuto. In una giornata riuscirai a visitarla per bene.
Non perdere la Cittadella, dove ti consiglio di restare fino al tramonto, dopo la visita, perché da qui è speciale. Se poi scendi al Teatro Romano mentre il sole cala, ti ritroverai immerso in un’atmosfera magica.
Non dimenticarti poi di visitare i vari souk, perché anche se la Giordania è ormai diventata una meta fin troppo turistica, qui si respira la vera atmosfera del Medio Oriente.
Per cena, ti consiglio quello che viene definito “il falafel migliore della città”, da Hashem Restaurant. Ti serviranno una serie di piatti su una tovaglia di plastica che alla fine verrà tirata su e appallottolata con tutti gli avanzi. Ecologia a parte, si mangia davvero bene!
Dopo cena potresti fare un giro a Rainbow Street come citato su ogni guida. O potresti anche non farlo, non ti perderesti assolutamente nulla!
Se ti resta del tempo, piuttosto, visita la Moschea di Re Abdullah, con la sua splendida cupola azzurra. Si trova un po’ fuori dal centro, ma la puoi raggiungere comodamente in taxi. Alle donne viene fornita una tunica con cappuccio all’ingresso per poter accedere allo spazio sacro.
Giorno 2: Jerash e il Mar Morto
L’antica Gerasa romana è un luogo assolutamente splendido, da non perdere durante il tuo viaggio in Giordania. La città si è conservata benissimo e passeggiare tra le sue antiche vie sarà un vero tuffo indietro nel tempo. L’ingresso è incluso nel Jordan Pass.
La visita di Gerasa ti richiederà qualche ora al mattino, mentre nel pomeriggio ti puoi spostare sul Mar Morto, che è stata una delle delusioni del mio viaggio in Giordania fai da te. Premetto che sul Mar Morto ci sono solo resort e che essendoci stata in inverno dopo trenta secondi di galleggiamento in acqua, altri trenta secondi di fanghi e un’oretta nella piscina dell’hotel, non c’era un granché da fare.
Diciamo che la grande attrazione per me è stata proprio il resort, luogo mai visto prima durante miei viaggi all’insegna della povertà (e che solo in Giordania in bassa stagione mi sarei potuta permettere).
Quindi, a meno che tu non voglia startene spaparanzato al sole, ti conviene fare solo una breve tappa al Mar Morto cercando una delle rare spiagge libere (portando dell’acqua per lavarti via il sale) e poi spostarti per la notte in un luogo più emozionante.
Giorno 3: Betania, il Monte Nebo e Madaba
Betania oltre il Giordano (Al-Maghtas) è il luogo dove si crede sia stato battezzato Cristo. Il sito si trova lungo il confine tra Israele e Giordania, e chiaramente ognuno rivendica la propria sponda come quella “ufficiale” del battesimo.
La parte israeliana è presidiata dai militari, mentre quella giordana si trova in una zona precedentemente minata, pertanto l’unico modo di raggiungerla è con una visita guidata, inclusa nell’ingresso al sito. La visita guidata è troppo affollata, non particolarmente interessante e, guarda un po’, finisce proprio nei pressi del negozio di souvenir.
Forse sarà perché mi sono beccata pure una tempesta di sabbia, ma il luogo non mi ha entusiasmato affatto. Non ci ho trovato il misticismo che mi aspettavo, ma solo una trappola per turisti e fedeli su un confine doloroso.
La seconda tappa della giornata è il Monte Nebo, luogo da cui Mosè vide per la prima volta la Terra Promessa. A delimitare il punto preciso dove si fermò ad ammirare il panorama, ora c’è un memoriale composto da una croce di bronzo. A fianco, trovi un pannello esplicativo per riconoscere ogni luogo visibile. Come vedi nella foto qui sotto, per me solo nuvoloni grigi e… nessuna Terra Promessa. Ti auguro di essere più fortunato!
Davanti al memoriale trovi anche una piccola chiesa, che raccoglie dei mosaici antichi conservati benissimo. Finalmente un po’ di bellezza, che ha aiutato a risollevare le sorti di una giornata iniziata non proprio benissimo.
È andata molto meglio a Madaba, cittadina ricca di tesori e senza troppi turisti. Qui potrai visitare la Chiesa di San Giorgio e il celebre mosaico del 560 d.C. che rappresenta la più antica mappa della Palestina e della regione circostante. Madaba è famosa per i suoi mosaici: ci sono ben due parchi archeologici che conservano splendide opere.
Inoltre, consiglio di visitare la Chiesa della Decapitazione di Giovanni Battista, per due motivi: il primo è il Museo dell’Acropoli che si trova nella sua cripta, il secondo è il campanile da cui si può ammirare Madaba dall’alto.
Giorno 4: Wadi Musa e Petra, il must di ogni viaggio in Giordania
Non lasciarti confondere dai nomi: Wadi Musa è la città alle pendici della quale sorge il sito di Petra. Non c’è molto altro da fare a Wadi Musa se non svegliarsi molto presto per recarsi al sito archeologico e percorrere il Siq evitando la folla. Su Petra non mi dilungo qui perché ho scritto un articolo super dettagliato con tutte le informazioni necessarie per visitarla. E anche qualche mia perplessità… corri a leggerlo!
Giorno 5: Wadi Rum fai da te, ovvero il meglio del viaggio in Giordania
Non riuscirai a scampare all’incantesimo del Wadi Rum, che affascina migliaia di viaggiatori ogni anno con i suoi colori caldi stagliati contro il cielo azzurro. Per me, che di cieli azzurri ne avevo visti ben pochi durante il viaggio (ho viaggiato in Giordania a dicembre, negli unici giorni piovosi di tutto l’anno) è stata proprio una manna dal cielo.
Accedere al Wadi Rum in autonomia non è possibile, perciò dovrai prenotare un’escursione, volendo con pernottamento, e lasciare la tua auto al Visitor Center, dove gli organizzatori dell’escursione verrano a prelevarti. Io mi sono affidata a Wadi Rum Stars Camp, contattandoli in anticipo direttamente dal loro sito web, e ho scelto l’escursione in jeep con pernottamento.
Se anche tu ti appoggerai a loro, ti assicuro che Salem e i suoi colleghi beduini si prenderanno gran cura di te regalandoti un’esperienza unica, ma ti avverto: le tende non sono riscaldate e nel deserto la notte fa molto freddo (a dicembre, poi!).
Il Wadi Rum è una meta imperdibile: tra tramonti infuocati, stelle brillanti, danze intorno al fuoco e litri di tè alla menta, vivrai momenti indimenticabili!
Giorno 6: Relax ad Aqaba
Aqaba ha due anime: quella degli hotel di lusso e quella della vita reale giordana. Qui ho percepito ritmi tranquilli e visto grandi sorrisi, in un giorno pieno di sole di fine dicembre. Il centro si esplora in poche ore: visita il Forte di Aqaba, prendi un tè o un narghilè sulla spiaggia e fai scorpacciata di dolcetti nelle pasticcerie del centro.
Se hai del tempo in più e vuoi goderti il Mar Rosso, prendi un taxi per una delle spiagge per turisti, come South Beach, dove puoi liberamente metterti in costume a prendere il sole o nuotare, attività che non si possono fare nelle spiagge cittadine. Torna poi in centro per goderti il tramonto e per osservare la Moschea di Sharif Al Hussein Bin Ali che si illumina al calare della sera.
Ti assicuro che è la conclusione perfetta per un viaggio in Giordania!
Considerazioni dopo un viaggio in Giordania fai da te
La Giordania sta diventando una meta sempre più turistica ed inflazionata. Ci sono diverse possibilità di cadere in trappole per turisti, come di essere fermati da personaggi che paiono volervi aiutare o raccontare aneddoti su determinati luoghi, per poi chiedervi soldi in cambio. Bisogna imparare a mercanteggiare tale e quale a loro, o a rispondere di no con un grande sorriso ma la voce ferma.
Il fatto che una meta come la Giordania sia un po’ “il Medio Oriente per turisti”, non attenua però la bellezza dei suoi luoghi. Nonostante tutto, ti innamorerai di questa terra!
Caro viaggiatore, grazie per aver letto fin qui. Ora direi che sei pronto per organizzare il tuo viaggio in Giordania fai da te! Goditi questa fantastica avventura.
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