Sogni di visitare Petra? Questa Meraviglia del Mondo vale la pena di essere vista nonostante le sue contraddizioni. Se pianifichi la tua escursione nel modo migliore e arrivi preparato a quello che troverai, non ti deluderà. Ora che la Giordania ha riaperto ai viaggi, non puoi farti sfuggire l’occasione!
Ecco una piccola guida con tutti i miei consigli per la tua visita a Petra, in modo che tu possa goderti la giornata al massimo immerso nella magia del sito!
Cosa trovi in questo articolo
Visitare Petra: tutto quello che devi sapere prima di arrivare
Petra non è un’escursione da improvvisare: bisogna essere adeguatamente equipaggiati per camminare, spesso su sentieri impervi, per molte ore ed esposti al sole cocente, al vento sferzante o al freddo (sì, può far freddo anche in Giordania, te lo assicuro!). Ecco tutto quello che devi sapere per non farti trovare impreparato.
Un po’ di storia
Anche se gli studi hanno rilevato che la regione di Petra era già abitata nel periodo del Neolitico, fu la popolazione dei Nabatei che dal VI – V secolo portarono la città al suo massimo splendore. Dato che i Nabatei erano mercanti, Petra subì poi un declino quando le rotte commerciali cambiarono. I Romani conquistarono poi la zona, già indebolita, e portarono nuovamente Petra alla magnificenza nel corso del II Secolo.
Questo periodo glorioso fu però breve: un terremoto nel 363 a.C. mise fine ai tempi d’oro. Dopo un secondo terremoto, stavolta nel 551 a.C., Petra fu abbandonata e dimenticata. Solo i beduini locali ne conoscevano l’esatta locazione, ma la tennero segreta.
Nel 1812 l’esploratore svizzero Burckhardt riuscì, fingendosi un pellegrino, a scoprire il punto esatto in cui si trovavano le rovine della città, e aprì poi il percorso a molti altri esploratori e studiosi. Petra è diventata Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1985 ed è entrata a pieno titolo nella lista delle sette meraviglie del mondo moderno nel 2007.
Quando visitare Petra
In inverno a Petra può fare davvero molto freddo, perché il sito si trova praticamente nel deserto: senza sole, si gela! Inoltre, se piove devi stare attento alle inondazioni fra i canyon. In questa stagione comunque il sito è sicuramente meno affollato rispetto al resto dell’anno.
In estate, al contrario, in Giordania fa molto caldo, e nel sito c’è poca ombra. I momenti dell’anno migliori per visitare Petra sono sicuramente la primavera e l’autunno, anche se ci sono molti turisti e i prezzi sono più alti. Meglio scegliere un giorno infrasettimanale.
Cosa portare
Per visitare Petra gli scarponcini da trekking sono obbligatori: bisogna camminare parecchio sulle rocce e a volte quasi arrampicarsi. Porta acqua, vestiti caldi in inverno e un cappello per ripararti dal sole in estate. Ti consiglio anche di portare cibo e snack, perché anche se fermarsi in uno dei molti negozietti per un tè è un’ottima idea per una pausa, gli spuntini sono molto cari e non c’è nulla di tipico. In quanto ai ristoranti, ne è presente solo uno in tutto il sito.
Ti consiglio anche di farvi accompagnare da una guida locale per visitare Petra: ne troverai molte all’ingresso del sito, tratta sempre sul prezzo e verifica che siano guide ufficiali! Altrimenti, anche una guida cartacea può andare più che bene: ti aiuterà a capire la storia di Petra, a non perderti i monumenti più importanti e a contestualizzarli.
Prezzi
Come già anticipato, i prezzi sono alti a Petra. La stessa cittadina di Wadi Musa, vicino alla quale sorge il sito, è molto più cara del resto della Giordania. Cerca alloggi e ristoranti lontani dall’ingresso a Petra, oppure fatti consigliare dai locali, per trovare cibo e prezzi migliori! L’ideale sarebbe dormire fuori città, ma calcola che ti serve una giornata intera per visitare Petra e l’escursione ti risucchierà ogni energia, per cui almeno una notte a Wadi Musa ti tocca.
Il biglietto di ingresso a Petra costa 50 dinari per un giorno, 55 per due giorni e 60 per tre giorni, ed è gratuito per i bambini sotto ai 12 anni. L’ingresso però è incluso nel Jordan Pass, molto conveniente dato che comprende anche il visto per la Giordania e l’accesso ad altri monumenti. Puoi trovare tutte le informazioni e procedere all’acquisto sul sito del Jordan Pass. Il biglietto per l’esperienza Petra by night invece costa 17 dinari e da la possibilità di visitare Petra anche dopo il tramonto, quando viene illuminata da migliaia di candele.
Attenzione a…
Ci sono alcune cose di cui poche guide parlano, ma che personalmente avrei voluto sapere prima di visitare Petra, per evitare sorprese non proprio piacevoli. E non parlo solo dei bagni luridi…
Per prima cosa, considera che Petra è un mercato. Sì, hai capito bene: i percorsi principali di uno dei siti archeologici più famosi del Medio Oriente sono intasati di chioschi che vendono qualsiasi tipo di inutile souvenir. O, ancora peggio, vendono tour a dorso di muli, povere bestie picchiate in continuazione per trasportare velocemente i turisti che non vogliono percorrere tutta la salita. Purtroppo questa vergognosa violenza sugli animali è molto diffusa a Petra e non capisco con quale coraggio i turisti occidentali paghino per avere tale servizio.
Inoltre, a Petra troverai diversi bambini, scalzi, che vendono sassi e chiedono cibo ai turisti. Anche questo è molto spiacevole, se consideri le migliaia di turisti che ogni giorno pagano 50 dinari per l’ingresso al sito: dove vanno tutti questi soldi, se non sono sufficienti a dare un minimo di dignità alle persone che vivono a Petra?
Per finire, visitare Petra può essere anche pericoloso. Praticamente devi arrampicarti o camminare accanto a gole e anfratti senza nessun tipo di protezione o segnale di pericolo. Un turista italiano mesi fa è stato addirittura colpito mortalmente alla testa da una pietra caduta dall’alto, quindi stai estremamente attento.
(Chiedo scusa per la forte criticità con cui ho scritto questo paragrafo, ma davvero alcune cose che sono sotto gli occhi di tutti mi sembrano estremamente vergognose. Insomma, stiamo parlando sì o no di una delle Meraviglie del Mondo? E allora che venga gestita in maniera decente, con rispetto per chi ci vive e attenzione da parte di chi la visita. Io sono rimasta molto delusa.)
Visitare Petra: itinerario consigliato
A Petra ci sono più di 800 siti classificati, ma i più importanti sono facilmente identificabili e visitabili con un itinerario di una giornata. Davanti ad ogni punto di interesse ci sono delle spiegazioni in inglese che riportano delle informazioni di base sui monumenti stessi.
Non avere fretta quando cammini lungo il Siq, via d’accesso a Petra. Prenditela comoda, e osserva anche le Case del Djinn e la Tomba dell’Obelisco, che sono solo una piccola anticipazione di quello che troverai in seguito. Il Siq ti accoglierà nelle sue strette pareti e ti guiderà fino alla magnifica facciata del Tesoro. Lì davanti, finalmente realizzerai di essere DAVVERO a Petra. E ne rimarrai estasiato.
Dopo aver fatto centinaia di foto, ti suggerisco di dirigerti in direzione del Teatro, per poi raggiungere le Tombe Reali, il Tempio Grande e la Strada Colonnata. Invece di fermarti subito ad ammirare queste meraviglie, però, ti consiglio di salire direttamente al Monastero. L’escursione a Petra, come avrai capito, non è proprio una passeggiata ma una bella salita, e ti servono energie per arrivare fin lassù.
Proprio davanti al Monastero c’è un chiosco presso il quale puoi rinfrescarti (o riscaldarti, a seconda del periodo) sorseggiando tè alla menta e godendoti il panorama. A questo punto puoi tornare indietro, comodamente in discesa, e soffermarti sui primi monumenti incontrati: nel frattempo anche la folla di turisti si sarà diradata dopo l’ingresso di massa, e potrai goderti al meglio l’esperienza.
Se ti resta un po’ di energia e di tempo prima del tramonto, ti suggerisco di salire fino all’Altare del Sacrificio. Non incontrerai molte persone e, nonostante non sia un’escursione semplice, quando sarai arrivato in cima potrai goderti una delle più belle vedute sull’intero sito di Petra. Ed è davvero emozionante essere lassù, forse ancora più che davanti al Tesoro.
Petra per me è stata una fatica. Prima di tutto per il vento freddo che mi ha accompagnato tutto il giorno e anche la notte, visto che dormivo in una stanza senza riscaldamento (hai voluto risparmiare, eh Lisa?) e la ventola del bagno era essenzialmente un buco nella finestra. Visitare Petra è stato sfiancante emotivamente perché non mi aspettavo muli maltrattati e bambini scalzi sotto gli occhi dei turisti di tutto il mondo.
La scarpinata in sé, invece, non mi è sembrata faticosa. Forse perché sono abituata alle Orobie con dislivelli ben diversi, ma anche perché le rocce rossastre, scolpite e intrise di storia di Petra, con il loro fascino, riportano indietro nel tempo e riescono a vincere anche il vento forte. E le delusioni.
Hai bisogno di altre informazioni per organizzare il tuo viaggio in Giordania? Leggi l’articolo che ho scritto per pianificare al meglio il viaggio: itinerari, consigli, tappe… tutto quello che ti serve!
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