“Vorrei fare un viaggio da sola. Ho mille dubbi però, posso chiederti qualche informazione?”
Mi sono sentita porre più volte questa domanda di recente, e mi sono presto resa conto che i dubbi sono sempre gli stessi, i timori tutti uguali. Ho pensato di scrivere questo articolo per chi non sapendo a chi chiedere un parere avrebbe domandato semplicemente all’amico universale, quello che fuga immediatamente ogni dubbio: il signor Google.
Se questo è il tuo caso, sappi che questo articolo nasce dalla mia esperienza personale, per la verità sporadica e spesso casuale, di viaggiatrice ANCHE solitaria. Non disdegno di certo la compagnia (non tutti i tipi di compagnia, sia chiaro, sono molto selettiva soprattutto su un’attività di vitale importanza per me come viaggiare. Certe volte non porterei nemmeno me stessa) ma sintetizzerei il mio pensiero in questo modo: per me l’importante è partire, ad ogni costo. Anche da sola.
Cosa trovi in questo articolo
Viaggio da sola: la mia esperienza
Ricordo la prima vacanza studio in famiglia con altre ragazze sconosciute, le piccole gite solitarie di una giornata quando i miei amici erano impegnati. Le brevi tratte su mezzi di trasporto che mi portavano da amici sparsi per il mondo, la prima notte da sola in un ostello.
Queste sono state le mie esperienze solitarie dettate dal caso, finché un bel giorno ho sentito proprio l’esigenza di partire da sola.
Una combinazione tra grossi cambiamenti nella mia vita, un malessere generale e due settimane di ferie fece scattare quella scintilla che mi mancava. Pronti, via.
Comprai uno zaino fin troppo capiente per la mia cervicale, qualche biglietto di Flixbus et voilà. Ero pronta per il mio primo vero viaggio da sola, nei Balcani. Quello che ha fatto diventare per me naturale anche nella vita quotidiana, estranea all’onirismo del viaggio, azioni come andare da sola a teatro, a pranzo, a un concerto. Quello che mi ha fatto stare bene di nuovo con me stessa e i miei pensieri. Che mi fa apprezzare la solitudine della mia casa con un buon libro e una birra fresca, le passeggiate senza nessuno con cui parlare e la mente che fa le capriole.
Ora provo a rispondere alle domande che potresti farmi. Le mie parole ti faranno capire che alla fine i punti di vista sono tanti ma la verità solo una. Viaggiare da soli è un esperienza che arricchisce.
Viaggiare in solitaria: domande e risposte
(Se non trovi la risposta che cerchi in questo articolo, scrivimi. Ti aiuterò e poi aggiornerò l’articolo in modo da aiutare altre persone con gli stessi dubbi. Tutti i miei contatti sono su questa pagina.)
È pericoloso viaggiare da sola?
La risposta qui non può essere universale. Dipende da dove vai, come ti comporti, qual è il tuo stile di viaggio. Potenzialmente non è pericoloso prendere il sole su una spiaggia o visitare un museo, se sei prudente e razionale. Naturalmente ci sono luoghi del mondo più pericolosi di altri, soprattutto per una ragazza.
Il mio consiglio è di viaggiare In Italia o in Europa, all’inizio. Ti sentirai più a casa, anche solo per affinità culturali e di stile di vita.
Viaggiare da sola significa stare sempre da sola?
Assolutamente no! In realtà, non è così strano viaggiare da soli e troverai un sacco di persone nella stessa situazione. Ci sono molte situazioni in cui è facile socializzare, primi tra tutti gli ostelli. Se alloggi in camerata o passi del tempo negli spazi comuni, attaccare bottone sarà molto naturale. Alcuni ostelli organizzano anche eventi per i propri ospiti.
Un altro modo per fare amicizia è partecipare ai Free Walking Tour. Li conosci? Si tratta di tour della città a piedi organizzati da giovani volontari, che richiedono una mancia invece che un vero e proprio pagamento. Questi tour sono il modo più semplice per iniziare a orientarsi in una nuova città, scoprire chicche da local e incontrare altri viaggiatori! Fai una ricerca prima di partire per trovare il Free Walking Tour più adatto a te.
Infine, per conoscere altre persone prova a iscriverti ai gruppi Facebook di viaggiatori solitari, o gruppi di Erasmus e studenti di altre città. Chiedi se qualcuno ha voglia di bersi un caffè o una birra con te e il gioco è fatto! Fai sempre la dovuta attenzione, preferendo luoghi affollati e sicuri per l’incontro.
Come organizzare un viaggio da sola?
Come organizzeresti qualsiasi altro viaggio, con qualche piccolo accorgimento in più. Ti consiglio infatti di prenotare mezzi e alloggi in anticipo, per evitare il più possibile gli imprevisti e stare più serena.
Inoltre, quando prenoti tieni conto degli orari: potresti ritrovarti in stazioni o aeroporti di notte, da sola, e regolati di conseguenza. Informati bene sui quartieri più sicuri dove alloggiare (ci sono periferie più tranquille dei centri storici!).
Leggi tante guide e blog di viaggi sulla tua meta prima di partire. In genere vale questa regola: più preparata parti, meno rischi corri.
Cosa portare in un viaggio da sola?
Tutto quello che porteresti in un viaggio in compagnia, più qualche accorgimento da non dimenticare:
- una power bank, per evitare di restare senza telefono
- mappe (online o offline): è importante che tu sappia esattamente dove sei!
- soldi: ti consiglio di suddividere i contanti in diverse tasche e di avere con te preferibilmente più di una sola carta di pagamento, ancora meglio se funzionano su due circuiti diversi (Visa e Mastercard in genere sono i più utilizzati). Dopo che la mia carta di credito è stata mangiata da un ATM in Giordania, mi porto sempre anche la prepagata!
- una lista di numeri utili: non succede, ma se succede è meglio saper esattamente chi chiamare per bloccare carte di credito, denunciare furti, chiedere assistenza sanitaria!
- una copia dei tuoi documenti (puoi mandartela per mail per accedervi facilmente)
Quali altre accortezze bisogna avere?
Tieni sempre una persona di fiducia al corrente dei tuoi spostamenti. Prima di partire lasciale un’elenco di contatti e indirizzi dei tuoi alloggi. Scegli una persona razionale e non troppo apprensiva (leggi: non la mamma).
Se viaggi fuori dall’Europa, ti consiglio anche e registrarti sul sito della Farnesina e di stipulare un’assicurazione di viaggio.
Per te, cara lettrice, ho una buona notizia: cliccando su questo link Heymondo ti regala uno sconto del 10% sull’assicurazione*! Così puoi partire senza pensieri e con quello che risparmi bere una birra in più 😉
*Questo è un link di affiliazione: significa che tu hai un piccolo sconto, e io una piccola commissione. Insomma, una birra a testa! Alla nostra!
Qual è la cosa più difficile a cui abituarsi durante il viaggio?
Personalmente, per me è stato molto difficile abituarmi ai pasti da sola. Finché si mangia un panino al volo su una panchina è tutto ok, ma sedersi a cena in un ristorante è stato un po’ più complicato.
Ho risolto questo problema scegliendo fin dalla prima sera un ristorante in cui c’era già un altro avventore solitario e ho studiato le sue mosse. Lui era tranquillissimo, con un bicchiere di vino in mano, e osservava la gente passare per strada. Io inizialmente mi sono sentita osservata e giudicata (ma da chi, poi?) ma è solo questione di esercizio: a fine cena ero totalmente a mio agio!
Tra l’altro mi è capitato un sacco di volte di cenare con altre persone conosciute in ostello, o addirittura di essere “inglobata” al tavolo di una compagnia numerosa durante una festa di street food… è stato divertente! Se penso alle mie titubanze durante la mia prima cena da sola, ora sorrido.
Cara viaggiatrice, per il momento il mio articolo si chiude qui ma non escludo di aggiornarlo con altre domande e risposte!
Per qualsiasi consiglio, dubbio o anche solo per sentirti dire “PARTI E FREGATENE DI TUTTO IL RESTO”, scrivimi una mail o cercami su Instagram.
A presto!
Ti è piaciuto questo articolo? Salvalo su Pinterest!