Cosa vedere nelle Langhe per un weekend tra borghi e vigne

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Odore dolciastro di uva matura e tramonti rossi come il Barolo. Paesaggi che sembrano usciti da una cartolina, vigneti a perdita d’occhio costellati di piccoli borghi e castelli. Prendi nota su cosa vedere nelle Langhe e goditi un weekend all’insegna della spensieratezza, lì dove i pomeriggi color d’albicocca di cui scriveva Fenoglio prendono vita.

Itinerario per un weekend nelle Langhe

Le Langhe sono un territorio molto interessante da scoprire con un piccolo road trip. L’auto è necessaria perché i borghi sono davvero piccoli e poco serviti, il problema è che essendo così piccoli dovrai scendere a compromessi sul parcheggio.

Credo che un’ottima alternativa sia quella di scegliere una zona circoscritta e spostarsi a piedi o in bicicletta tra i borghi, percorrendo i numerosi sentieri presenti. Mi piacerebbe provare questo tipo di viaggio, la prossima volta!

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In questo articolo su cosa vedere nelle Langhe trovi un itinerario per un weekend in auto, con qualche consiglio extra per chi ha un po’ più di tempo da dedicare alla zona.

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Cosa vedere nelle Langhe: giorno 1

La prima tappa del weekend non può che essere Alba, cuore delle Langhe. Dedicale almeno mezza giornata per visitare piazza Duomo, su cui si affacciano la Cattedrale di San Lorenzo, con il suo imperdibile coro ligneo, il Palazzo Comunale e una delle tante torri medievali della città. Un po’ defilata sorge anche la casa dove Beppe Fenoglio visse e scrisse molte delle sue opere.

Dopo aver visitato la Chiesa di San Domenico, che spesso ospita mostre, e la Chiesa della Maddalena, prosegui lungo via Vittorio Emanuele fino a Piazza Ferrero. Se sei appassionato di “edifici brutti” come me (siamo pochi, ma ci siamo!) non dimenticarti di andare ad ammirare la struttura del Convitto Civico.

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Il Convitto razionalista di Alba

Una curiosità è che nei pressi della stazione di Alba, all’incrocio tra via F.lli Bandiera e via Roma, troverai un edificio dove sono ancora ben visibili alcuni fori di proiettili sulla facciata, a memoria della resistenza partigiana.

Se hai ancora del tempo da dedicare ad Alba, considera una visita guidata attraverso Alba Sotterranea per scoprire il passato romano e medievale della città.

La breve tappa successiva è Barbaresco, piccolo borgo circondato dai vigneti e affacciato sul fiume Tanaro. L’attrattiva principale è la torre, da cui si gode del panorama circostante. Vale la pena anche dare una sbirciata all’Enoteca Regionale del Barbaresco, che si trova in una chiesa sconsacrata.

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Panorama da Barbaresco

Il borgo di Neive si merita un po’ più di tempo, soprattutto quando si tiene il Langhe Photo Festival. Tra i suoi vicoletti abbarbicati sulla collina troverai molti posti deliziosi dove bere un buon bicchiere di vino, ma anche la galleria d’arte Gart e una chiesa ortodossa macedone. Non perderti il punto panoramico accanto alla Torre dell’Orologio, e fai in modo di raggiungerlo al tramonto.

Posso dire con certezza che Neive è stato il borgo che ho preferito, perché oltre a essere molto scenografico è vivo e accogliente.

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Neive

Cosa vedere nelle Langhe: giorno 2

La giornata parte in totale relax a Grinzane Cavour, di cui proprio Camillo Benso fu sindaco e contribuì alla nascita del vino Barolo. Il borgo è minuscolo, con l’iconico castello circondato da vigneti e un museo open air molto interessante, che racconta le Langhe e i processi di coltivazione delle viti.

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Il Castello di Grinzane Cavour

Il borgo di Barolo, la seconda tappa della giornata, non mi ha entusiasmato. Molto gettonato, nei giorni di maggiore affluenza c’è un’utilissima navetta gratuita che permette di lasciare l’auto ai piedi della collina e raggiungere il borgo senza troppa fatica.

Anche a Barolo c’è un castello, che ospita l’Enoteca Regionale del Barolo e il Museo del Vino WiMu. Inoltre, tra le attrazioni del borgo c’è il Museo del Cavatappi. Ammetto di non aver visitato nessun museo e nemmeno l’enoteca, troppo affollata. Mi sono semplicemente goduta il pranzo!

grinzane cavour

Non distante da Barolo c’è la famosa e coloratissima Cappella delle Brunate. Secondo me c’è troppo hype intorno a questo luogo ma la strada per raggiungerlo, in mezzo ai vigneti, è molto bella.

L’ultima tappa della giornata è Bra, dove puoi fare una pausa al Giardino del Belvedere, prima di iniziare a esplorare le vie del centro, che raggiungerai oltrepassando una serie di luoghi significativi come la casa natale di Cottolengo, Palazzo Mathis, Palazzo Garrone e Palazzo Traversa.

Ti consiglio inoltre di visitare le chiese di S. Andrea e della Ss. Trinità. Nei mesi estivi, sali fino alla Zizzola, una villa di delizia ottocentesca che ora ospita il museo Casa dei Braidesi. Dalla Zizzola puoi goderti un bel tramonto sul Monviso, peccato che sia aperta solo da giugno a settembre.

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Tramonto a Bra con il Monviso sullo sfondo

Cosa vedere nelle Langhe se hai ancora tempo

Altri borghi che non ho avuto tempo di visitare sono La Morra, che ha una famosa terrazza panoramica, Serralunga d’Alba e il suo castello, Monforte d’Alba e l’anfiteatro, la frazione patrimonio Unesco di Pollenzo.

Personalmente me la sono presa molto comoda, viaggiando con un gruppo di amici e oltretutto in un periodo dove fa buio molto presto. Con un programma più serrato e giornate più lunghe puoi visitare tranquillamente un paio di borghi in più.

Bonus track: Asti

Prima di rientrare, vale la pena dedicare del tempo ad Asti. Una mezza giornata è sufficiente per godersi il centro cittadino,  a partire da Piazza Alfieri e il Mercato coperto dietro alla ex Casa del Fascio (edificio brutto alert!), fino alla Cattedrale con la sua magia di affreschi e alle antiche mura. Lungo la strada non perderti la Collegiata di San Secondo, le torri e i palazzi, come Palazzo Ottolenghi che ospita il Museo del Risorgimento, a ingresso gratuito.

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Cattedrale di Asti

Se puoi dedicare ad Asti una giornata intera, ti consiglio di recarti alla biglietteria di Palazzo Mazzetti per acquistare lo Smarticket, che al prezzo di 10€ ti permette di visitare oltre al palazzo stesso anche la Cripta di S. Anastasio, la Domus Romana, la Torre Troyana, il Museo Guglielminetti e Palazzo Alfieri, dove nacque il drammaturgo Vittorio Alfieri.

Quando riaprirà dopo il restauro sarà incluso anche il Complesso di San Pietro, che da fuori sembra molto promettente. Insomma, ad Asti puoi fare il pieno di cultura prima del rientro.

Dove mangiare, bere e dormire nelle Langhe

Visitare le Langhe senza mangiare e bere i prodotti locali sarebbe una vergogna, e c’è davvero l’imbarazzo della scelta tra cantine, bar e ristoranti. Ti lascio un piccolo elenco di posti che ho provato, mi sono piaciuti e consiglio anche a te:

  • Costigliole d’Asti: Cascina Collavini per una cena davvero ottima in un ambiente accogliente. Consiglio i tajarin ai funghi e i formaggi locali
  • Barolo: Bar Antico Caffè per degli ottimi panini accompagnati da un bicchiere di vino
  • Bra: Cru’d Bra per l’aperitivo e Antico Caffè Boglione per la cena. Prova la salsiccia di Bra e il formaggio omonimo!
  • Asti: La Farcia per un pranzo veloce ma ottimo, Pasticceria Eden per i dolci (siciliani, ma il proprietario ci ha conquistati). Per i souvenir, consiglio l’Enoteca La Cantina.

barbaresco panorama

Infine, eccoci al punto più doloroso: dove alloggiare nelle Langhe? La zona non è di certo economica e sfiora la follia in alcuni periodi dell’anno molto gettonati, soprattutto in autunno quando andare per cantine è l’attività per antonomasia.

Per questo motivo ti consiglio di cercare un alloggio verso la zona del Roero o di Asti, che in genere hanno prezzi più umani. Io e i miei amici abbiamo alloggiato all’Agriturismo Orlandi di Costigliole d’Asti e ci siamo trovati piuttosto bene. Costigliole è un paesino tranquillo con un enorme castello, e merita una visita.

Cara viaggiatrice, caro viaggiatore, spero che questo articolo su cosa vedere nelle Langhe ti sia utile per pianificare il tuo prossimo weekend fuori porta. Questa zona ti incanterà, ne sono certa!

Se cerchi altri itinerari perfetti per un fine settimana in Italia, leggi anche:

Aosta e dintorni: itinerario per un weekend

OLTREPÒ PAVESE cosa vedere tra vino, borghi e colline

Lisa

Viaggiatrice since 1992 e organizzatrice seriale di gite fuori porta.
Scrivo della mia Lombardia, che molti sbagliano a credere grigia e noiosa, e di fughe per il mondo

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